Alternanza scuola-lavoro: il progetto con l’Ospedale Papa Giovanni XXIII

La Chiesa dedicata a San Giovanni XXIII, il bonsai in stile fukinagashi di Francesco Pedrini, il ritratto di Papa Giovanni XXIII di Yan Pei-Ming, l’opera di Alberto Garutti “Ai Nati oggi”, The Tube One e il “Racconto” di Primo Formenti.

Sono queste le tappe delle visite guidate in programma domenica 9 aprile a partire dalle 9.30 all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in occasione dell’open day “Cura e cultura”. Sono disponibili 4 visite guidate: alle 9.30, 11.30, 14.30 e alle 15.30 con ritrovo al Punto Informazioni (ingresso est. Parcheggio consigliato: est e nord). La partecipazione è gratuita, ma è obbligatoria la registrazione entro venerdì 7 aprile scegliendo l’orario più congeniale a questa pagina, raggiungibile anche dalla home page del sito web www.asst-pg23.it oppure tramite la pagina Facebook ufficiale dell’ASST Papa Giovanni XXIII. Ogni gruppo può essere composto al massimo da 30 persone e ogni visita dura circa 2 ore. E’ importante portare con sé la ricevuta cartacea dell’iscrizione il giorno della visita e cancellarsi sulla medesima piattaforma se si cambia idea o se si è impossibilitati a partecipare.

Da sempre l’ospedale di Bergamo offre cura, ma anche cultura – spiega Carlo Nicora, direttore generale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII -. Abbiamo quindi deciso di dare ai bergamaschi, e non solo, un’occasione unica per scoprire il nostro patrimonio artistico, con un focus sulle opere di artisti contemporanei che abbiamo la fortuna di custodire. Artisti che, attratti dalla reputazione che la nostra azienda ha saputo costruirsi negli anni in tutto il mondo, hanno scelto il contesto del Papa Giovanni XXIII per valorizzare i loro lavori”.

A guidare i visitatori spiegando loro caratteristiche e particolarità delle opere saranno gli studenti della classe quarta del Liceo linguistico, appositamente formati per fare da “ciceroni” ai visitatori, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro iniziato lo scorso mese di febbraio.

La proposta di studiare la genesi e la natura di opere d’arte calate in un contesto reale ci è sembrata molto utile e interessante. Uno dei valori educativi dello studio della Storia dell’Arte a scuola è infatti quello di rendere gli studenti consapevoli di uno dei bisogni fondamentali dell’uomo: la bellezza. Attraverso questa iniziativa gli alunni avranno la possibilità di entrare a contatto diretto con una grande espressione della valorizzazione di tale bisogno, la scelta dell’Ospedale di arricchire la struttura con opere d’arte ha infatti il preciso scopo di rendere la degenza più umana e far sentire il paziente accolto”, spiega la professoressa Maria Lucia Costa, referente del progetto.

C’è inoltre un aspetto molto importante, forse il più rilevante, del nostro indirizzo linguistico che è quello della comunicazione e dell’incontro. Il cuore del nostro liceo linguistico è anzitutto la consapevolezza dell’incontro con l’altro, imparare un’apertura e una disponibilità: comunicare per incontrare. L’opportunità di poter presentare al pubblico queste opere d’arte permette ai nostri ragazzi di fare l’esperienza di un grande contenuto di comunicazione, trasmettere arte e bellezza intese anche come possibilità di bene dentro un luogo di dolore”, sottolinea la dirigente Germana Bonzi.