2013 Pinocchio

“Pinocchio sono io.”

Pinocchio_La Tracciia

“Ci avete raccontato una favola. Ho apprezzato tantissimo il vedervi recitare tutte le battute in faccia alla platea… come ad accompagnare noi spettatori a “verificare” le nostre porte e vivere assieme a voi il diventare uomini, senza scontarci nulla, nemmeno, appunto, una battuta.”

 

“Pinocchio si rende conto di chi è in ogni istante delle sue avventure, ma il momento culminante è quando si tuffa ansante verso la fatina lontana che gli illumina la verità di Geppetto, che in tutte le sue sfaccettature lo ha sempre lasciato libero di decidere che strada prendere, anche se sbagliata.”

 

“Non si entra e non si esce da una porta senza rimanere cambiati. Se poi si sceglie di abbassare quella maniglia e finalmente decidere di lasciarsi amare da Chi ci ha fatto e ci ama tanto, allora siamo finalmente liberi. Giù la maschera, finalmente uomini. Costruttivi, creativi.”

 

“La fiaba non terminava. Continuava con me la sera, il giorno dopo, a scuola.”

Pinocchio_La Traccia

 

“Nella mia inettitudine, nel mio limite grande che a volte mi fa davvero venire il nervoso, sono amata e c’è nella mia vita un luogo a cui tornare sempre e che non mi manda mai via.”

 

“La scenografia costruisce l’azione, è parte dell’azione. La questione non è raccontare delle cose ma farle accadere.”

 

“Ho notato che la storia non ha niente di moralistico: quello di Geppetto non è un voler bene moralistico; e il cambiamento, la maturazione di Pinocchio non sono altrettanto moralistiche. Sono umane, è la storia della vita. Funziona proprio così.”

“Sono grato di sbagliare, perché, come Pinocchio, in tutti i miei sbagli io posso appendere la mia maschera di finto desiderio di perfezione ed essere me stesso, desideroso di bellezza e verità.”

“Gli incontri che facciamo nella nostra vita, le decisioni che prendiamo, le nostre scelte, aprono o chiudono la porta, la oscurano e la deturpano fino al totale oblio nella morte, quando sul palco tutto era è stato inghiottito dal nero e l’ombra della morte incombeva all’interno della bocca del pescecane.  Oppure le nostre scelte possono trasfigurare la porta rendendola luminosa come i capelli della fatina, fatta di Cielo.”

Pinocchio_La Traccia

“Geppetto ha seguito Pinocchio e fidandosi di lui si è salvato dal mostro. Io ho seguito voi e fidandomi mi sono salvata dalla presunzione di aver già ricevuto, e dato, tutto il possibile a questa compagnia teatrale.”

 

“Non finisce tutto su un palco, la porta non è chiusa. La porta è tutta da aprire.”

 

“Da allora, entro in scena libera, serena, perché so che il “risultato” non dipende da me, da quanto recito bene la mia parte. E con il crescere della certezza della grandezza di questa nostra opera, aumenta il desiderio di servirla con tutta me stessa, di farne parte, di dire il mio sì.”

 

“Mi ha richiamato al mio compito, questa volta non di creatura ma di genitore ed educatore, la figura della fata dai capelli turchini: sono capace io di quella dolcezza che trapela dal volto, dalla postura e dalle mosse delle due interpreti, di quella sempre rinnovata accoglienza nei confronti dei miei Pinocchi/figli e alunni, di quella fermezza nel non sostituirmi a loro anche quando la realtà per loro si fa dura a causa della loro disobbedienza?”

 

“Ho pensato alla mia vita, a come sia stata finora la storia dell’affettuosa relazione con quei capelli “turchini”. Li ho visti una volta: unici e inconfondibili. Come non notarli?! Come dimenticarli? E ancora li torno a cercare ogni giorno, per poter essere nuovamente abbracciata e baciata sulla fronte, proprio come Pinocchio.”

 

“Grazie. Perché mi avete dato un po’ di coscienza in più di ciò che vivo. Mi avete restituito un po’ di realtà. Sarà più gustoso studiare storia domani!”

 

“Quando sono tornato a casa la sera dell’ultima replica ho chiuso la porta di casa dietro di me con un’intensità nuova, mai provata, ho impugnato la maniglia e il breve momento della chiusura è durato un eternità e dura tutt’ora. Mi sento davvero voluto bene pur avendo il naso lungo, le gambe corte, pur essendo salito sull’infame carretto che porta i bambini al paese dei balocchi.”

Pinocchio_La Traccia

“Le storie vere non sono in realtà che la riscrittura inedita e originalissima della solita, unica, onnipresente storia. Quella di un uomo che muore, e poi risorge. Non ne esiste nessun altra. Dopotutto, è l’unica  che val la pena leggere e raccontare.”

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