Lettera per gli studenti, i genitori e i colleghi

Carissimi ragazzi, genitori e colleghi

In questa pausa che l’emergenza corona virus e le disposizioni delle
autorità ci chiedono, ci tenevamo a farvi avere un nostro saluto e a
condividere insieme a voi un pensiero.

L’esperienza che viviamo tutti i giorni a scuola, facendo lezione,
dialogando insieme, affrontando insieme problemi, fatiche e sfide, ci mostra
che in ogni aspetto della realtà c’è qualcosa da scoprire, qualcosa che
parla alla nostra persona: nell’argomento di storia, nell’esperimento di
scienze, nell’intuizione filosofica, nel racconto letto insieme,
nell’espressione di matematica, nella corteccia dell’albero, nel filo d’erba
c’è qualcosa di misterioso, che aspetta solo di essere scoperto. Anche in
questa occasione veramente misteriosa ci può essere qualcosa per noi,
qualcosa da scoprire durante questi giorni, senza dover censurare nulla
della drammaticità della circostanza presente.

Il cuore non va in quarantena. Anche se in questi giorni tante attività
vengono necessariamente limitate, in noi rimane un desiderio indomabile di
intensità di vita, di bellezza, di grandezza, di libertà, di godere
veramente del tempo che ci è dato. Questi giorni possono essere l’occasione
per scoprire questo desiderio così grande in noi: niente può soffocarlo,
nemmeno l’emergenza che stiamo attraversando. Allora ciascuno di noi può
diventare in questi giorni protagonista del proprio tempo: scegliere quelle
cose che hanno la capacità di far risuonare il suo cuore assetato di
felicità e bellezza. Può essere l’ascolto della musica, la lettura di un
libro che non ci diamo mai il tempo di leggere, il dedicarsi ad una propria
passione vera, il telefonare ad un amico che non abbiamo mai l’occasione di
sentire, il guardare un bel film, il dare una mano in casa. Può essere
l’occasione per riscoprire le persone che ci stanno intorno, il fatto che
non sia un dono da poco l’esserci, il ricevere la vita e la presenza delle
persone care. Chissà cosa ciascuno di noi scoprirà in questi giorni: se
saremo fedeli al nostro cuore assetato di vita vera, quando torneremo a
scuola avremo tutti qualcosa di bello e vero da raccontarci.

Domani è il mercoledì delle Ceneri, primo giorno del cammino di Quaresima,
che culmina nei tre giorni del Triduo di Pasqua: la morte e la Resurrezione
di Cristo. Se la nostra scuola esiste, se nella nostra scuola vive un certo
sguardo, un certo modo di trattarsi e affrontare le materie, le circostanze,
i rapporti, è solo perché quell’Uomo ha accettato di salire sulla Croce, per
poi risorgere, promettendo: “Io sarò con voi tutti i giorni”, attraversando
la storia e toccando concretamente la nostra vita. Auguriamo a tutti che
proprio in questi giorni ciascuno di noi possa riscoprire la Sua presenza,
che trasforma ogni circostanza, anche la più drammatica, in una continua
Resurrezione.

Un abbraccio a ciascuno di voi, a presto!
Il rettore e i presidi.