Generazione Web e mondi virtuali

Sabato 16 aprile abbiamo invitato a scuola il Tenente Colonnello della Guardia di Finanza Mario Leone Piccinni per incontrare le classi seconde e terze della secondaria di primo grado e le classi prima liceo. A seguire un confronto con i genitori della scuola sullo stesso tema.

L’ospite, già in rapporti con il centro scolastico per il suo intervento al Corso Genitori 2016, ha messo a tema le conseguenze di un uso inconsapevole del web raccontando ai ragazzi della propria esperienza nel campo. Il problema, ha ribadito più volte, non si risolve rinunciando all’utilizzo degli innumerevoli social che si hanno oggi a disposizione. Anzi, è bene che ragazzi facciano uso di tali strumenti, ma con la consapevolezza dei rischi che si possono incontrare o dei reati che si possono commettere. Postare fotografie personali, far circolare video sui propri amici, aprire un account su e-bay, sono piccole e innocue azioni che senza le dovute precauzioni possono avere effetti anche a lunga distanza nel tempo. È il caso di numerosi giovani che hanno messo a repentaglio il proprio futuro professionale per aver semplicemente pubblicato sulla pagina Facebook ciò che facevano il sabato sera. Infatti tutto sul web lascia una traccia, non esiste l’anonimato e non è possibile nascondere o eliminare ciò che entra nel mondo virtuale, e le conseguenze non rimangono circoscritte a quella dimensione. Nel web i pericoli non sono meno concreti di quelli in cui ci imbattiamo nella vita reale, è un mondo quindi dove è bene prestare determinate attenzioni, dalla scelta delle password al trattamento delle foto e dei video personali o che riprendono altri. I ragazzi si sono sentiti direttamente coinvolti e hanno vivacemente partecipato alla discussione che si è prolungata a causa delle loro insistenti domande. Evidentemente un incontro di questo tipo non ha la pretesa di risolvere definitivamente il problema di un uso scorretto degli smartphone , ma ha rappresentato la possibilità di diventare più coscienti delle potenzialità e dei rischi di tali strumenti aprendo un dialogo che possa continuare quotidianamente a casa e a scuola.