Licei ad Expo 2015

Mercoledì 30 settembre visita del triennio ad Expo 2015.

Liceo Artistico

L’obiettivo della visita è stato quello di indagare, tramite analisi fotografica e schizzi di studio dei vari padiglioni, ciò che ogni architettura dichiara tramite i suoi elementi costitutivi. A partire da tre domande riguardanti forma, struttura, materiali, contenuto e allestimento interno, ogni classe ha seguito un proprio itinerario in vista della richiesta di lavoro progettuale da sviluppare in seguito. Analisi, resa di prospetti e sezioni del padiglione della Santa Sede per la classe terza, progettazione del padiglione espositivo per la mostra di fine anno per la classe quarta e progettazione di un padiglione tematico per la classe quinta. Particolare interesse ha suscitato il padiglione degli Emirati Arabi Uniti per i pannelli in cemento e fibra di vetro che simulavano l’increspatura della sabbia nel deserto. Nei giorni 9 e 10 ottobre il triennio continuerà il percorso iniziato ad Expo con un workshop dedicato allo studio e alla progettazione di un padiglione espositivo.

Liceo Linguistico

EXPO 2015: AN INTERNATIONAL PROJECT Il triennio del Liceo Linguistico ha visitato Expo Milano 2015 con un duplice obiettivo. Il primo di carattere culturale finalizzato a conoscere e confrontarsi con la grande attualità del tema oggetto dell’Expo Milano 2015 Nutrire il pianeta energia per la vita. I ragazzi hanno visitato i padiglioni legati alle lingue straniere oggetto di studio. Spagna, Ecuador Cile e Messico per la classe 3a; Francia e Marocco per la classe 4a; Regno Unito, Giappone, Sud Corea per la classe 5a. I ragazzi hanno potuto, inoltre, esplorare i paesi in cui la lingua inglese, spagnola, francese è ancora oggi lingua veicolare, per riflettere sull’influenza di Francia, Spagna e Regno Unito sull’identità e le tradizioni dei paesi colonizzati. Il secondo obiettivo è di carattere linguistico. Una full immersion in un ambiente internazionale per interagire e arricchire la propria competenza linguistica ascoltando e leggendo documenti autentici. Il progetto continuerà in classe attraverso lavori di gruppo volti a consolidare la capacità di produzione orale. Seguendo le linee guida fornite dalle insegnanti prima della visita, i ragazzi sono chiamati a preparare presentazioni sui padiglioni visitati che verranno condivise con le altre classi del triennio linguistico. Questo lavoro interdisciplinare vuole proporre un confronto interculturale per stabilire collegamenti tra le tradizioni delle tre lingue straniere oggetto di studio in un’ottica di peer education.

 

Liceo Scientifico

Il progetto di visita dell’Expo realizzato dal liceo scientifico si è sviluppato a partire dal desiderio di rintracciare le ragioni di questa manifestazione e di cogliere nei diversi padiglioni se e in che modo queste motivazioni si sono concretizzate. Come ogni ricerca, si è deciso di partire dall’osservazione, volta a comprendere il dato che si presenta agli occhi dei visitatori. Per questo motivo, il punto di partenza è stata la visita del Padiglione 0, introdotta da una lezione di storia che ha mostrato come ogni edizione di Expo si sia sviluppata a partire da una domanda e da un’ipotesi di risposta. Quello che i ragazzi fin da subito hanno rilevato è che il “Padiglione 0” offre una panoramica, sintetica ma affascinante nella forma, della storia del lavoro umano (dal lavoro agricolo alla catena di montaggio). Il secondo aspetto colto dagli studenti è che una delle principali tematiche affrontate è lo spreco di cibo e non la sua mancanza sul pianeta; così il problema è percepito più dal punto di vista economico-culturale che semplicemente produttivo. A questo punto, i ragazzi si sono avventurati nei singoli padiglioni e hanno scoperto che la maggior parte degli stand non hanno ripreso il tema e la sfida proposti. La domanda iniziale tuttavia non è stata del tutto inevasa ma ha trovato un tentativo di risposta nei padiglioni di Israele, Santa Sede e Kuwait. Al ritorno a scuola i ragazzi e i professori hanno deciso di incontrarsi in un momento assembleare in cui la maggiore preoccupazione non è stata quella di far prevalere una posizione sull’altra ma piuttosto di dialogare e confrontarsi su quanto visto e scoperto all’Expo. I ragazzi hanno potuto così vedere cosa vuol dire essere ricercatori, cioè uomini spinti da un’apertura verso la realtà e da un gusto nell’osservazione di ogni suo singolo aspetto particolare.