Mistero Buffo: le vostre “recensioni”

La “sfida” di proporre uno spettacolo tratto dal Mistero Buffo di Dario Fo è stata capita e apprezzata da chi ha partecipato alle serate. Ecco alcuni dei commenti che abbiamo ricevuto e una galleria di immagini scattate da Marco Bianchi di 3 artistico.

 

Questi ragazzi sono stati molto bravi nelle loro recitazioni, complimenti a loro e agli organizzatori, La Traccia si distingue per la sua professionalità.

 

Ho assistito allo spettacolo sabato sera, mi aspettavo qualcosa di ben fatto, organizzato e studiato, recitato con impegno … son tornato a casa sbalordito dal livello di recitazione dei singoli e del ritmo perfetto dei dialoghi di un testo molto complesso e con sfumature che virano improvvisamente dal sarcasmo spietato al tenero commovente … ho portato a casa tanta EMOZIONE anche pensando a come il gruppo abbia maturato con inevitabile passione e dedizione una così alta idea di fare teatro! Complimenti.

 

Appena entrata, il palco mi ha subito fatta sentire “a casa”, con quel borgo dove le facciate delle case sono tutte diverse eppure unite, un po’ come le nostre famiglie; dove dietro le finestre grigie ci sono luci di speranza e di attesa. La scena è iniziata con due artigiani delle arti, che mettevano mano ad attrezzi di lavoro, scrutando l’orizzonte, aspettando che arrivasse la loro compagnia. Ed eccoli i saltimbanchi, giocolieri, cartomanti e giullari. Che allegria hanno portato! Poi è iniziata la Storia, antica di duemila anni ma sempre nuova. Ed è stato il vento della novità a invadere l’auditorium. Non una religiosità da immaginetta e sacrestia, ma viscere di passione, amore, rabbia, risate e pianto, disperazione e commozione, sbalordimento e paradosso… Ci avete travolti facendoci vedere il Vangelo come mai l’abbiamo letto, ci avete fatto guardare dentro di noi fin nel punto di divisione e ci avete accompagnati di fronte allo scandalo della Croce! Siete stati molto coraggiosi, forse anche un po’ incoscienti, ma il risultato è stato meraviglioso […].

 

È stato premiante mettere in scena un testo teatrale e non una riduzione teatrale di narrativa. Mistero buffo, tolti gli occhiali idelogici e guardati alla giusta distanza anche gli spunti polemici del testo, è una grandissima opera artistica, che si impone. Coraggiosa la scuola a metterlo in scena. Il coraggio paga in termini di apprezzamento generale e successo di pubblico.

 

Grazie ancora, innanzitutto, per la passione dimostrata da regista e attori nel mettere in scena questo testo, passione che ho ritrovata intatta anche nell’ultimo dei tre spettacoli dedicato all’opera forse più famosa e discussa di Dario Fo. La rappresentazione di sabato mi ha permesso di cogliere dettagli tecnici che nel momento della ” prima” mi erano sfuggiti e di apprezzare, nello stesso tempo, ulteriormente, la dimensione autenticamente popolare di questa opera, vera e propria traduzione dello sguardo e delle attese spesso drammatiche, dei semplici , della gente del popolo, di coloro che- anche oggi- sono del tutto fuori dai grandi “giochi” della storia, verso la persona di Gesù […].