Nuova lettera ai genitori e agli studenti

Carissimi genitori, carissimi ragazzi,

desideriamo farvi partecipi di qualcosa che in queste ore così particolari del nostro tempo ci sta colpendo fino al cuore, quel cuore che anche dentro l’emergenza Coronavirus non va in quarantena.

Da quando siamo stati costretti a sospendere le lezioni, siamo rimasti veramente colpiti da una sovrabbondanza: l’iniziativa debordante dei nostri insegnanti, dei segretari, di tutti gli adulti che, cercando in qualche modo di raggiungere i nostri ragazzi, si sono attivati per fare loro compagnia in queste ore. C’è chi, in accordo coi genitori, ha postato un video messaggio per spiegare ai bambini che cos’è il Corona Virus e perché ci chiede di rimanere a casa, chi ha provato a inventare inedite modalità creative di lavoro domestico, chi li ha contattati con una lettera personale, piena di attenzione e cura per ciascun alunno.

Sono tutti tentativi in via di miglioramento, ma comunicano tutti il medesimo messaggio: “Non vogliamo lasciarvi soli, vogliamo camminare insieme a voi per come riusciamo, anche in questa circostanza”. In queste ore fra noi insegnanti si sta scatenando una fittissima collaborazione online, per condividere le prime iniziative in atto: stiamo facendo collegi docenti online in cui ci confrontiamo, alla luce dei primi test, per esplorare le potenzialità dei software che permettono i collegamenti con le classi e il dialogo interattivo. C’è un lavorio segnato da un entusiasmo e una positività che, ai nostri occhi, sono la prima testimonianza di quello sguardo a cui ogni giorno lasciamo spazio nel nostro fare scuola. Uno sguardo più grande di noi che, commuovendoci, ci muove a sperare e operare.

Ci ha colpito moltissimo poi la reazione di tanti ragazzi in questi primi contatti: li abbiamo trovati disponibili, creativi nel rispondere; durante i primi collegamenti in video lezione li abbiamo visti desiderosi di mettersi in gioco, felici di tornare a vedere i compagni e di continuare a vivere l’esperienza conoscitiva.

Che cosa permette una tale risposta positiva, in questo momento in cui sconforto, confusione e paura sembrano purtroppo vincere in tanti contesti? In un articolo apparso qualche giorno fa sul Corriere della sera, don Julian Carron scriveva che la paura si vince “solo se vediamo qui e ora persone in cui si documenta la vittoria di Dio, la Sua presenza reale e contemporanea, e perciò un modo nuovo di affrontare le circostanze, pieno di una speranza e di una letizia normalmente sconosciute e insieme proteso in una operosità indomita.”

In queste ore questa letizia e questa operosità ci stanno rendendo più grati per la Presenza reale e contemporanea di Uno che ci fa ogni giorno compagnia attraverso voci, volti e facce all’opera, guidandoci per mano attraverso il cammino di questa Santa Quaresima.

Buon lavoro a tutti

Il Rettore e i Presidi